Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora, disturbi del sonno, alterazione dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali. Possono essere questi e tanti altri i contraccolpi all’uso sconsiderato di smartphone, videogiochi e altri dispositivi digitali da parte dei bambini molto piccoli e degli adolescenti.
In Sicilia si sta cercando di correre ai ripari. Il pediatra-deputato del M5S all’Ars Carlo Gilistro ha messo a punto un disegno di legge che mira a vietare l’uso delle apparecchiature digitali ai bambini nei primi anni di vita e a limitarne fortemente l’uso fino ai 12 anni. Il testo punta, inoltre, a varare una campagna di informazione sui pericoli cui i genitori possono esporre inconsapevolmente i propri figli, mettendogli in mano precocemente un’apparecchiatura digitale.
Sul tema, giovedì 22 febbraio, sarà tenuto un convegno all’Assemblea Regionale Siciliana, nel corso del quale sarà varata la carta di Palermo per la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Col convegno, a dialogare con esperti, medici e politici, si collegheranno centinaia di classi e di insegnanti di istituti di ogni ordine e grado della Sicilia.