Quelle che seguono sono le condizioni sulla cui base il M5S è disponibile a ragionare su un’alleanza con altre forze politiche trentine. La scelta di presentarle pubblicamente serve a fare chiarezza prima che la campagna elettorale entri nel vivo ed è una mano tesa verso coloro che fino ad ora hanno ignorato, o peggio, deriso, il M5S. Questo per dimostrare che il M5S non è contrario a priori alle alleanze con le altre forze politiche, ma ritiene che esse debbano essere costruite su fattori concreti e misurabili, su una condivisione reale dei programmi e su una visione comune. Fare altrimenti sarebbe solo un atto di disonestà nei confronti degli elettori, ai quali, crediamo, sono dovute trasparenza e chiarezza sulle proposte e sulle scelte in campo.
1. Sanità: Arrestare la privatizzazione. Risorse extra alla sanità pubblica, almeno per un incremento graduale e costante di 100 milioni di euro all’anno per un quinquennio
2. Ambiente: NO all’inceneritore in Trentino, SÌ al potenziamento con risorse dei sistemi di raccolta differenziata
3. Infrastrutture: NO chiaro e definitivo al prolungamento dell’autostrada Valdastico. Introduzione del referendum a quorum zero per le grandi opere che impattano significativamente sull’ambiente e sulla vita dei trentini
4. Lavoro e imprese: Rafforzamento del sistema dell’assegno unico con risorse da quantificare. Istituzione di un fondo per la prevenzione degli infortuni sul lavoro finanziato con il denaro delle sanzioni raccolte sin qui (attorno ai 10 milioni). Per le imprese, lotta vera alla burocrazia tramite la misurazione e la riduzione del carico burocratico con interventi settoriali mirati. Introduzione di un forum per la concertazione delle politiche fiscali e degli incentivi
5. Edilizia abitativa: investire 250 milioni di euro in un piano pluriennale di recupero, ristrutturazione e costruzione di alloggi dedicati a chi non può permettersi la prima casa o da mettere a disposizione in modalità di canone sociale, moderato e concordato.
6. Criminalità, prevenzione della corruzione e buon funzionamento della PA: Istituire un osservatorio regionale sulla criminalità e costituire una commissione antimafia a livello provinciale che si occupi di infiltrazioni criminali, prevenzione della corruzione e trasparenza. Rivedere le procedure per assicurare il controllo politico e la razionalizzazione delle società pubbliche provinciali e regionali. Coinvolgere il Consiglio regionale nella definizione dell’atto organizzativo dell’Agenzia regionale della Giustizia. Rivedere l’attuale sistema di rilascio delle concessioni sul porfido e di vigilanza sul corretto esercizio delle attività di cava.
Queste sono le nostre linee rosse. Impegni che abbiamo voluto appositamente concreti in modo da poter effettivamente misurare il loro mantenimento nel corso della legislatura ed evitare di prendere in giro gli elettori. Chi vuole allearsi con noi dovrà partire da qui e impegnarsi pubblicamente su questi punti. Se nessuno vorrà farlo, vorrà dire che non ci sono le condizioni per un’alleanza e ciascuno si assumerà le proprie responsabilità. Il M5S vuole invertire la rotta del declino che si avverte in Trentino riguardo a tante delle nostre istituzioni e del nostro modo di vivere, per farlo servono scelte ponderate ma a volte anche decise e radicali. Proporre la stessa minestra riscaldata non ci interessa, ci interessa il futuro dei trentini e delle loro famiglie che deve riprendere a migliorare e non incupirsi nel declino che tutti abbiamo avvertito in questi ultimi 5 anni.