Anche per il centrodestra lombardo, le misure del governo Meloni stanno tenendo incagliati i crediti.
Bloccando il Superbonus 110%, Il Governo, con atteggiamento brutale, ha mandato sul lastrico famiglie e imprese, la cui unica colpa è stata quella di essersi trovati in mezzo ad un’odiosa e ingiustificabile battaglia politica che ha portato il centrodestra di Meloni, in piena continuità con quanto precedentemente fatto dal governo Draghi, a cancellare il Superbonus 110%. Non era accettabile che una manovra voluta e introdotta dal M5S stesse rilanciando l’economia e aiutando i cittadini.
Gli esodati del Superbonus 110% hanno visto così bloccati i propri crediti fiscali. Il Governo aveva promesso rapide soluzioni. Sono passati mesi e ancora niente è stato fatto. Motivo per cui, attraverso questa mozione, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di intervenire.
Ieri il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la nostra richiesta alla Giunta regionale di attivarsi presso il Governo affinché possa ripartire al più presto la cessione dei crediti maturati da privati, imprese e tecnici nel 2021, 2022 e 2023, anche intervenendo tramite le partecipate statali quali Poste italiane e Cassa depositi e prestiti.
Di fatto il centrodestra lombardo ha votato che le misure del governo Meloni stanno tenendo incagliati i crediti.
Purtroppo, Regione Lombardia ha bocciato gli altri punti della nostra mozione. Di fatti non ha voluto impegnarsi in prima persona facendosi a sua volta parte attiva nel meccanismo della circolazione dei crediti.
Il Movimento Cinque Stelle ha proposto, attraverso un progetto di legge, che anche le aziende regionali possano intervenire nel meccanismo di cessione dei crediti, favorendone lo sblocco. Durante l’ultima campagna elettorale il Presidente Fontana aveva speso importanti parole di apertura nei confronti di questa ipotesi, da noi proposta. Ancora una volta, a urne chiuse, il centrodestra si comporta in maniera opposta rispetto a quanto promesso.
Nessun sostegno neanche alla richiesta di un tavolo di confronto relativo al superamento delle eventuali problematiche legate all’evoluzione del quadro normativo legato a superbonus e cessione dei crediti, né alla richiesta delle Associazioni di categorie e degli operatori del settore finalizzate alla riattivazione e alla semplificazione del meccanismo di circolazione dei crediti fiscali.
Il centrodestra ha confermato di non aver alcun interesse nel sostenere quel circolo virtuoso, che tanti risultati ha portato in termini di numeri al comparto edilizio, ai suoi lavoratori, rappresentato per il nostro Paese dal Superbonus. Una misura che non solo ha permesso all’economia italiana di rilanciarsi dopo la crisi pandemica, fino allo straordinario risultato del +6% di PIL raggiunto dal Governo Conte, ma ha consentito ai cittadini di ristrutturare i propri immobili con interventi puntuali di riqualificazione energetica, generando quindi valore e risparmio, nonché rinnovando il patrimonio edilizio in chiave sostenibile.
È il momento di guardarci negli occhi. Incontriamoci in piazza, ascoltiamo e mettiamo a confronto le vostre storie. Mettiamoci in movimento per dire a gran voce #BastaVitePrecarie, basta con le politiche inadeguate e dannose di questo Governo.
Ci vediamo il 17 giugno a Roma!