Le morti sul lavoro sono ormai una triste costante delle nostre cronache giornaliere. La politica da anni dibatte su quali provvedimenti prendere per arginare questa piaga drammatica, ma non si è mai concretizzato nulla.
Oggi, finalmente, muoviamo un primo decisivo passo: al Senato, nelle commissioni Giustizia e Lavoro, il Movimento 5 Stelle è riuscito a far incardinare la proposta di legge per l’istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro. Il nostro paese necessita di un team di magistrati esperti e specializzati nel far fronte, con rapidità ed efficacia, ai reati di chi continua a violare la legge a discapito della sicurezza dei lavoratori, certo che poi la farà franca.
Gli eventi tragici si susseguono ormai a ritmo quotidiano e il bollettino dei decessi ha assunto proporzioni inaccettabili. Soltanto la scorsa settimana, in poco più di 48 ore, undici persone hanno perso la vita mentre stavano facendo il loro lavoro: un numero impressionante. L’avvio di questo iter legislativo rappresenta un segnale importantissimo, nell’auspicio che in Parlamento si possa procedere spediti vista l’ampia convergenza di tutte le forze politiche di maggioranza sulla proposta.
E’ fondamentale ottimizzare tutto l’impianto dei controlli e aumentare sensibilmente gli strumenti di prevenzione. Un “pool” di esperti impegnato in via esclusiva su questo fronte lavorerebbe proprio in questa direzione, con meccanismi premianti e incentivi per tutte quelle imprese virtuose e rispettose delle regole, che per fortuna sono la maggioranza.
La Procura Nazionale del Lavoro è un primo, importantissimo, passo per contrastare questi inaccettabili bollettini di guerra settimanali. Ora la speranza è che tutti in Parlamento facciano la loro parte, e che almeno su questo fronte si possa remare tutti nella stessa direzione. Questa battaglia va ben al di là del colore politico.