Con l’ultimo decreto Green pass approvato dal Parlamento, la sicurezza nelle scuole aumenta ulteriormente. In base a questo provvedimento, infatti, chiunque acceda alle strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative è tenuto a possedere il Green pass, fatta eccezione per gli studenti e le studentesse.
Estendere la ‘Certificazione verde’ nelle scuole contribuisce a ridurre al minimo il ricorso alla Didattica a distanza, che tanti danni ha già provocato su giovani e giovanissimi. Questa misura si aggiunge alle tante altre messe in campo sin dall’inizio della pandemia per limitare i contagi e intervenire su antiche criticità del sistema scolastico. L’impegno è iniziato con il Governo Conte II e sta proseguendo con l’attuale esecutivo.
Per superare il problema del sovraffollamento delle classi, infatti, è stato evitato il taglio di migliaia di docenti e sono state investite ingenti risorse per lavori di adeguamento degli spazi scolastici e la costruzione di nuove aule.
Un recente rapporto di Cittadinanzattiva ha confermato l’urgente necessità di rendere le scuole più sicure: in Italia ci sono 460mila bambini e ragazzi che studiano in classi in sovrannumero e il 54% degli istituti è privo di un certificato di agibilità.
Il quadro negativo, ancor più grave considerata la fase di pandemia che il Paese sta attraversando, non era sconosciuto al ministero dell’Istruzione, che per la ripresa di quest’anno scolastico ha già stanziato 270 milioni di euro per lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici, mentre altri 43 milioni sono a disposizione degli Enti locali per interventi su sociali e controsoffitti.
Circa 18 miliardi di euro, inoltre, sono destinati alle scuole italiane nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui 4 miliardi per un grande piano di messa in sicurezza e di riqualificazione dell’edilizia scolastica.
Sicurezza delle scuole e diritto dell’istruzione in presenza sono priorità assolute per il Paese: la strada intrapresa è quella giusta.