Il Comune di Noicàttaro compie un passo concreto verso l’introduzione della retribuzione minima salariale.
Con delibera numero 167 del 4 novembre scorso, la Giunta Comunale impartisce ai dirigenti e ai responsabili delle procedure di gara per concessioni, appalti e servizi, un indirizzo che preveda l’istituzione di un criterio premiale in favore degli operatori economici che garantiranno ai propri lavoratori un trattamento economico minimo, ovvero un salario orario non inferiore a nove euro lordi l’ora.
Il nostro obiettivo è chiaro: tutelare la dignità dei lavoratori e delle famiglie mediante un intervento volto ad introdurre una importante “qualificazione sociale” negli appalti e nei contratti sottoscritti dal comune di Noicàttaro per forniture, opere e servizi. Vogliamo favorire una giusta ed equa retribuzione per i lavoratori che saranno impiegati dalle aziende che opereranno per il nostro Ente; e il riconoscimento di maggior “credito” a chi rispetterà tale condizione, oggi, si configura come unica strada percorribile.
Chi lavora per la nostra città deve ricevere la giusta retribuzione e non deve guadagnare meno di 9 euro l’ora, perché possa garantire un reddito dignitoso per sé e per la propria famiglia, come recita l’Art. 36 della nostra Costituzione. Auspichiamo che questa nostra iniziativa sia replicata ed emulata da altri comuni perché si possa generare un importante “effetto domino” e migliorare la qualità della vita di lavoratori e lavoratrici ai quali si deve garantire dignità e supporto.
Oggi, più che mai, occorre sviluppare un’economia locale equa e solidale, nonostante il Governo Meloni, sordo alle esigenze dei cittadini, si sia sin qui opposto alla proposta di legge di salario minimo presentata dal MoVimento 5 Stelle e da altre forze politiche.
Siano dunque i comuni a garantire una migliore qualità di vita ai lavoratori e a dare il buon esempio! Lo dobbiamo alle famiglie italiane che non riescono ad arrivare a fine mese e a quei lavoratori che, ormai, possiamo definire “poveri”.