La riforma Madia varata dal governo Renzi ha cancellato il Corpo forestale dello Stato promettendo risparmi vantaggiosi. I risultati invece sono disastrosi e tutti gli incendi che hanno colpito il nostro Paese ne sono la dimostrazione.
S.O.S. foreste è il dossier elaborato dal deputato del Movimento 5 Stelle Maurizio Cattoi, che spiega tutti i limiti della Riforma e il perché è essenziale ricomporre le originarie funzioni in una nuova Forestale, per avere un organismo agile e performante per tutte le complesse esigenze ambientali.
Nello specifico quella di far confluire il Corpo forestale dello Stato nell’arma dei Carabinieri fu una decisione sbagliata perché ha limitato fortemente le funzioni e la capacità di azione del Corpo. La “frantumazione delle competenze” denunciata anche dalla Corte dei conti nel 2011 non si è risolta affatto, ma a partire dal 2017 si è enfatizzata. Le molteplici e complesse funzioni prima affidate alla regia unica e altamente specializzata del CFS sono state disgregate e separatamente assegnate a ben cinque diverse amministrazioni: Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo (MIPAAFT), senza tenere conto della loro stretta e irrinunciabile interconnessione e complementarietà. La nuova e caotica divisione delle competenze ha determinato uno spezzettamento e un impoverimento funzionale.
Ecco perché il Movimento 5 Stelle, attraverso una proposta di legge di iniziativa del deputato Cattoi, si sta impegnando per il ripristino della Polizia forestale e ambientale a ordinamento civile. L’obiettivo è quello di tenere conto delle peculiarità e dell’enorme patrimonio professionale degli uomini e delle donne del vecchio Corpo forestale. E siamo convinti che il pieno recupero di tale patrimonio sia ormai una priorità per la sicurezza e la tutela del nostro territorio.