Assicurare pari dignità e opportunità a tutti i cittadini, adoperarsi concretamente per abbattere disuguaglianze e divario di genere sono priorità del Movimento 5 Stelle. In questi anni abbiamo lavorato in questa direzione. pensiamo alla legge sul Reddito di cittadinanza, al decreto Dignità o al Codice rosso.
Appena qualche giorno fa la Camera ha dato il via libera, in prima lettura, al testo unificato sulla parità salariale, al quale i deputati e le deputate hanno dato un grande contributo nella definizione del testo, introducendo norme mirate a sostegno del lavoro delle donne.
E ora che il testo è approdato al Senato per l’ok definitivo, ci siamo fatti promotori di iniziative per velocizzare l’iter di approvazione della legge e adottarla in tempi ragionevoli.
Già ad agosto, con una lettera indirizzata alla Presidente del Senato, avevamo chiesto di assegnare l’esame del provvedimento in sede deliberante alla commissione Lavoro, proprio per accelerare l’iter e centrare l’obiettivo.
Oggi quella proposta è stata accolta e, in tempi ragionevoli, il testo unificato sulla parità salariale potrà essere approvata definitivamente.
Parliamo di una legge che restituisce dignità alle donne, puntando ad incentivare il lavoro femminile, a contrastare le discriminazioni nei luoghi di lavoro- Soprattutto, assicura parità di trattamento economico per abbattere il cosiddetto gender pay gap, che ancora oggi rappresenta un ostacolo alla piena emancipazione delle donne, un limite culturale e sociale, e un limite strutturale della nostra economia.
Ogni anno il divario retributivo uomo-donna fa perdere all’Italia 8 punti di Pil. Con la legge sulla parità salariale e gli incentivi al lavoro femminile, introdotti dal Presidente Giuseppe Conte e dal Movimento 5 Stelle al Governo, iniziamo a invertire la rotta e a imprimere concretamente al nostro Paese un cambiamento culturale necessario e non più rinviabile.
Alzare l’asticella dei diritti significa anche contribuire all’equità e alla crescita del Paese. Il prossimo passo sarà dare all’Italia una legge sul salario minimo orario.
Ettore Licheri e Susy Matrisciano