Grazie al Movimento 5 Stelle, la Regione Lazio è stata la prima regione in Italia, nel 2022, ad approvare una legge sulla psico-oncologia. Lo scopo: far entrare nelle equipe di oncologia delle strutture ospedaliere la figura dello psico-oncologo, affinché possa collaborare, in sinergia con i medici, alla cura del paziente, dando un supporto psicologico anche ai familiari.
Una legge all’avanguardia perché il cancro rappresenta sempre, per il paziente e per la famiglia, ma anche per i terapeuti, una prova esistenziale sconvolgente che esige un’attenzione particolare anche dal punto di vista psicologico. Qualunque sia la diagnosi, la prognosi e la risposta alle terapie, non esistono tumori di scarsa rilevanza, per questo le cure per il trattamento dei pazienti oncologici, devono essere affiancate da supporti di natura psicologica che guidino e permettano loro di superare le dinamiche negative che derivano da questa patologia devastante sia dal punto di vista fisico che mentale.
A distanza di un anno e mezzo, i consiglieri di Forza Italia che governano la Regione Lazio, decidono di abrogare questa legge solo perché è stata voluta dal Movimento 5 Stelle. Contestualmentene presentano una identica, un copia/incolla che si distingue dalla prima solo per l’aggiunta dell’articolo abrogativo e per l’introduzione di un Osservatorio (per il quale sarebbe bastata una modifica alla legge già esistente).
Riteniamo giusta la prerogativa di chi governa di introdurre la propria visione politica nelle scelte che vengono fatte ma, nelle Istituzioni democratiche una legge si modifica, oppure si sostituisce con una diversa, non si cancella tout court, per presentarne una che è un copia/incolla di quella che già c’è, cambiando i nomi dei firmatari.
Purtroppo mascherare il nulla con l’arroganza sembra essere il leitmotiv del centro-destra nel Consiglio regionale del Lazio e, sebbene ormai si dovrebbe essere abituati a tutto, la sfacciataggine con cui ci si appropria del lavoro altrui facendolo passare per proprio supera ogni immaginazione.
Non c’è alcun dubbio che la correttezza istituzionale e politica sia un optional per chi, nella più assoluta mancanza di rispetto, pensa che tutto sia concesso, anche cancellare una legge per presentarne un’altra identica.
Ed è proprio vero che se il nulla e l’arroganza vanno di pari passo, la faccia tosta li abbraccia entrambi.