Mentre la Lombardia soffoca, Salvini gioca con i modellini del ponte sullo stretto e Fontana fa la danza della pioggia. Il Movimento Cinque Stelle chiede subito un Consiglio straordinario.
Non è un tema nuovo, purtroppo, ma in questi giorni la notizia che a gennaio 2024 la qualità dell’aria in Pianura Padana ha superato di molto la soglia critica delle concentrazioni di PM10, sta facendo il giro del mondo. Il report dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che ha elaborato un’animazione che mostra l’andamento delle concentrazioni orarie del particolato nella Pianura Padana dal 1 gennaio al 31 gennaio 2024, non lascia spazio a dubbi. I dati provengono dal servizio europeo di monitoraggio dell’atmosfera Copernicus, noto come Cams, che monitora e prevede la qualità dell’aria su scala globale e regionale.
La verità, purtroppo, è che non solo quanto fatto finora non basta, ma al governo della Regione e del Paese, ci sono forze politiche che ancora negano il cambiamento climatico, impegnate in Europa nel contestare e contrastare le misure antismog proposte dall’Unione.
Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha presentato richiesta per un Consiglio regionale straordinario che affronti nel concreto le misure da intraprendere al fine di contrastare l’emergenza smog in maniera concreta e con misure organiche.
Se, come fatto dalla Giunta Fontana, ci si limita a dare la colpa alle Alpi, come se potessero rappresentare una variabile nella scacchiera delle misure per incentivare la qualità dell’aria, allora non si arriverà mai a soluzioni concrete.
Per questo Il Movimento 5 Stelle Lombardia, tramite il capogruppo Nicola Di Marco, chiede con forza un Consiglio regionale ad hoc sull’inquinamento per poter discutere delle nostre proposte, così come di quelle delle altre forze politiche. A cominciare da misure atte a promuovere smart-working e co-working. Soluzioni per il trasporto pubblico, con un piano che possa prevedere incentivi fino alla gratuità per under 35 e specifiche fasce di popolazione. Così come non sono più tollerabili ritardi nei prolungamenti delle metropolitane e potenziamenti delle linee ferroviarie.
Il lombardo Ministro alle Infrastrutture potrebbe dare un grande impulso su questi temi, invece di giocare con i modellini del Ponte sullo stretto o spingere investimenti su autostrade inutili e dannose.
Serve un piano per la micromobilità, da non demonizzare, per furore ideologico. Bisogna lavorare per promuovere lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso lo sviluppo delle Comunità energetiche e l’approvazione della proposta di legge del Movimento sul “Reddito energetico”. Bisogna archiviare la stagione degli impianti di incenerimento più vetusti e improduttivi ancora accesi in Lombardia. Serve una moratoria per gli allevamenti intensivi e politiche volte a favorire la transizione dai modelli intensivi di allevamenti e colture, verso modelli sostenibili per imprese, lavoratori e territori. Serve un vero stop allo smodato consumo di suolo.
Il Movimento 5 Stelle Lombardia chiede di convocare l’Aula al più presto, in una seduta dedicata, per parlare di misure concrete attraverso le quali contrastare l’emergenza inquinamento, che ogni anno minaccia la salute di tutti, a cominciare dai bambini. Sempre che Fontana e la sua maggioranza non siano troppo impegnati a fare la danza della pioggia.