Al via la raccolta firme per il referendum abrogativo contro la scellerata legge dell’Autonomia differenziata.
Come recita la Costituzione italiana, art. 3, esistono diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Ma vediamo insieme cos’è l’autonomia differenziata e perché è così dannosa.
L’Autonomia differenziata è una legge che trasferisce alle Regioni la gestione di servizi e diritti fondamentali. Materie importantissime per i cittadini come la salute, la scuola, i trasporti, l’ambiente, la ricerca, il commercio con l’estero, l’energia e tante altre verrebbero gestite dalle Regioni e non più dallo Stato.
Per questo le Regioni terrebbero per sé una parte del gettito fiscale statale che, di conseguenza, non sarebbe più distribuito su tutto il territorio nazionale.
In poche parole, pagheremo tutti le tasse, ma non tutti avremo gli stessi servizi.
Dopo lo sfascio della Sanità parzialmente regionalizzata dal 2001 le cui conseguenze negative toccano la vita di tutti, è pensabile proseguire su questa strada? No. Già oggi il diritto alla salute cambia in base a dove si nasce o si vive.
Come si può attuare un’efficace politica energetica a livello regionale? Come può farlo una Regione, magari piccola?
Infrastrutture come porti e aeroporti possono essere gestite con competenze e normative che cambiano attraversando il confine tra una Regione e l’altra? No. Sono materie strategiche che devono essere gestite a livello centrale nazionale ed europeo.
La gestione del nostro patrimonio ambientale, dei rifiuti, dell’agricoltura possono essere differenti da Regione a Regione? No. L’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo devono avere una qualità garantita per tutti.
Perché siamo contrari alla legge sull’Autonomia differenziata:
1. frantuma l’Italia con conseguenze devastanti sui diritti di milioni di cittadini e non stanzia alcuna risorsa per garantire i servizi pubblici su tutto il territorio nazionale.
2. amplia ancora di più le differenze tra le aree più ricche e quelle più povere del nostro Paese.
3. sbriciola l’Italia in 20 staterelli autonomi su materie che incidono ogni giorno sulla vita e sul lavoro di tutti noi.
4. aumenta la burocrazia e la confusione per cittadini e imprese con 20 diversi servizi sanitari, 20 diversi sistemi di trasporti, ambiente, scuola e energia.
5. contrasta con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I 209 miliardi portati in dote all’Italia da Giuseppe Conte nel 2020 servono a colmare le distanze tra Nord e Sud, l’Autonomia invece le aumenta.
Per tutti questi motivi, il Movimento 5 Stelle, insieme ad altre forze politiche, associazioni e sindacati, ha deciso di lanciare una campagna per raccogliere le firme a favore del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata. #lItaliaNonSiSpacca
Firmare è semplice!
Cerca il banchetto più vicino a te sulla mappa interattiva del sito del Movimento 5 stelle. E’ possibile firmare anche online sulla piattaforma www.referendumautonomiadifferenziata.com