Nell’audizione sulla Legge di bilancio, il Ministro Giorgetti ribadisce la tragicommedia economica del Governo in tre semplici passaggi.
Primo: ‘Ho finanziato 20 miliardi di Manovra con i tagli’. E non poteva essere altrimenti, ma ammetterlo è almeno un passo in avanti che andrebbe spiegato a Meloni, Salvini e Tajani. In altre parole, addio alla propaganda governativa sulla sanità, sui sostegni all’impresa e sullo stato sociale. Una macelleria orizzontale che il suo collega di partito Borghi ha voluto rinominare creativamente ‘contrazione in termini espansivi’. La fantasia abbonda.
Secondo: ‘Io voglio solo pagare meno interessi in termini assoluti’. Dunque, a questo Governo non interessa il rapporto debito/Pil, se la crescita scompare pazienza. Avremo un mondo bruciato ma saremo tutti contenti. Vent’anni di austerità che ha portato i sistemi economici del Continente al collasso non sono bastati come prova che questo modello non funziona. L’unica via per abbattere il debito rimane per noi la crescita economica, perseguire il mantra dell’avanzo primario (l’Italia dal 1990 al 2019 ha registrato un avanzo primario in 26 anni su 30) equivale ad assumere il principio della rana bollita come ricetta economica.
Terzo: ‘Il mio modello è il collega tedesco Lindner’, che per la cronaca è stato appena licenziato, presumibilmente per aver portato la locomotiva tedesca alla recessione. Ecco, magari su quest’ultimo punto potremmo pure trovarci d’accordo, a patto che anche il ministro Giorgetti se ne torni a casa.