L’Aeroporto d’Abruzzo e il grande inganno elettorale di Marsilio

Un inganno orchestrato a tavolino, un abuso della cosa pubblica per fini di propaganda, un’offesa alla dignità degli abruzzesi. Marco Marsilio ha costruito un imbroglio istituzionale senza precedenti: esattamente un anno fa, il 5 febbraio 2024, ha inscenato con operai, escavatori e politici del centrodestra l’inizio dei lavori di allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo, quando invece i documenti ufficiali dimostrano che i cantieri sono partiti solo tre mesi dopo, il 6 maggio 2024. La verità è chiara e inconfutabile: il Presidente Marsilio ha deliberatamente mentito, un mese prima delle elezioni, fingendo l’avvio di un’opera che, nei fatti, sarebbe rimasta ferma per altri tre mesi. Un comportamento inaccettabile, che pone gravi interrogativi amministrativi e morali. La sua menzogna pubblica mina la credibilità delle istituzioni, così come l’uso distorto del potere svilisce la funzione di governo e tradisce il mandato ricevuto dai cittadini. Una manipolazione istituzionale che segna un punto di non ritorno nella credibilità della sua amministrazione.

Chi usa la propaganda per coprire il vuoto della propria azione politica tradisce la fiducia dei cittadini e avvelena la democrazia. Questa non è politica, è una truffa istituzionale ai danni degli abruzzesi. Marsilio e il centrodestra si sono resi protagonisti di una messinscena vergognosa, utilizzando l’aeroporto come teatro della loro propaganda. Siamo davanti a un Presidente che calpesta la verità, che piega le istituzioni ai suoi interessi, che non si fa scrupoli pur di vincere le elezioni. E oggi deve dare spiegazioni agli abruzzesi.

Erika Alessandrini assieme a Francesco Taglieri, nostri consiglieri regionali in Abruzzo, stanno dando battaglia.

La Commissione vigilanza del Consiglio Regionale si è riunita il 6 febbraio mattina per fare chiarezza sulla vicenda dell’Aeroporto d’Abruzzo. E, proprio sotto le domande incalzanti di Erika Alessandrini, i tecnici della SAGA non hanno potuto fare altro che confermare quanto denunciato dal Movimento 5 Stelle: il 5 febbraio 2024 non c’è stato alcun vero inizio lavori per l’allungamento della pista. A rivelarlo è stata la stessa responsabile del procedimento della SAGA, che segue il cantiere.

Dunque Marsilio ha ingannato gli abruzzesi con un finto avvio dei lavori, in un finto cantiere, in modo strumentale alla propria rielezione. I veri lavori sono iniziati soltanto tre mesi dopo, il 6 maggio 2024, lontano ormai dal momento elettorale.

Ugualmente grave, secondo Alessandrini, è il ruolo della SAGA, società pubblica coinvolta nell’operazione. Nonostante in Commissione ci siano stati tentativi di minimizzare l’accaduto, come se fosse una ‘normale’ propaganda elettorale, così non è. È un uso distorto delle istituzioni per fini politici e il coinvolgimento della SAGA in questa vicenda è inaccettabile e va chiarito fino in fondo.

Perché la presenza nella conferenza stampa ‘farsa’ dello scorso anno del vicepresidente della SAGA Alessandro D’Alonzo, che affermava insieme al Presidente Marsilio, che i lavori di allungamento della pista dell’aeroporto iniziavano quel giorno, non si allinea con quanto dichiarato ieri in Commissione dalla stessa SAGA e con i documenti ufficiali e cioè che quel giorno non esisteva nessun cantiere e non c’era nessun lavoro da eseguire. E che, in piena campagna elettorale, una società pubblica si sia prestata a sostenere dichiarazioni non veritiere di una specifica parte politica, a discapito della realtà dei fatti, con chiaro intento di favorire elettoralmente il candidato Marsilio, non è accettabile né amministrativamente né eticamente.

Un Presidente che mente ai cittadini con una rappresentazione scenografica creata ad arte per ingannare, che utilizza operai e mezzi come comparse di un teatrino della politica, in un paese civile avrebbe la dignità di dimettersi. Un Presidente di Regione che mente così spudoratamente non è degno di governare. Il Movimento 5 Stelle non permetterà che questa vergogna passi sotto silenzio: Marsilio e la sua giunta dovranno rendere conto di questo inganno. Il Movimento 5 Stelle non si fermerà davanti a nulla, continuando a lavorare a difesa della verità e della trasparenza, nel rispetto di quei cittadini che stanchi di essere presi in giro rinunciano sempre più a recarsi alle urne a votare.