In Toscana salario minimo negli appalti della regione grazie al Movimento

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle presentata da Irene Galletti, Presidente del Gruppo consiliare, che introduce un salario minimo di 9 euro l’ora per tutti i contratti d’appalto relativi a lavori, servizi e forniture della Regione. Questo provvedimento segna un traguardo di portata storica per la Toscana e mira a rafforzare l’equità salariale, migliorando le condizioni di lavoro per migliaia di lavoratori coinvolti negli appalti pubblici toscani.

Una conquista di giustizia sociale

L’approvazione unanime di questa mozione rappresenta un passo avanti fondamentale per i diritti dei lavoratori in Toscana. Con questa misura, nessuno impegnato in appalti regionali guadagnerà meno di 9 euro l’ora, un risultato che garantirà maggiore dignità e sicurezza a tutti i lavoratori coinvolti. Questo provvedimento, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, segna un punto di svolta nelle politiche del lavoro, ponendo al centro la tutela delle condizioni salariali e di sicurezza dei lavoratori.

Contratti collettivi e tutela dei lavoratori

La mozione prevede che in tutte le gare d’appalto regionali sia applicato il contratto collettivo maggiormente rappresentativo per l’attività svolta. Qualora un’impresa appaltatrice proponga contratti diversi, l’amministrazione regionale effettuerà una comparazione delle tutele economiche e normative, secondo i parametri fissati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Questo meccanismo è stato concepito per prevenire il ricorso ai contratti al ribasso e garantire che i diritti dei lavoratori siano sempre salvaguardati, in linea con la Direttiva UE 2022/2041 e i principi della Costituzione italiana.

Più dignità e sicurezza sul lavoro

Si tratta di una vittoria per la giustizia sociale e per la sicurezza sul lavoro. Abbiamo voluto con forza questo provvedimento per proteggere i lavoratori dagli abusi e garantire loro un salario dignitoso. Un salario minimo a 9 euro l’ora non solo migliora le condizioni di vita dei lavoratori toscani, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di incidenti, promuovendo una maggiore qualità e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Toscana modello di equità e progresso

L’approvazione unanime della mozione del Movimento 5 Stelle è un segnale forte dell’importanza attribuita alla misura, che dimostra una volontà condivisa di costruire una Toscana più equa e progressista. Nessun rappresentante delle destre in Consiglio ha avuto il coraggio di mettersi di traverso, questo è un messaggio chiaro per il governo Meloni: in Toscana, i diritti dei lavoratori vengono prima del furore ideologico. Grazie a noi, con questa misura, la nostra Regione si pone come modello di innovazione e progresso in ambito di diritti sociali.

Movimento 5 Stelle: dalla parte dei lavoratori

L’approvazione del salario minimo per gli appalti regionali conferma il ruolo del Movimento 5 Stelle come promotore di politiche concrete a difesa dei lavoratori e delle loro condizioni.

Una battaglia che guarda al futuro, puntando a una maggiore equità e giustizia sociale per tutti i cittadini.

Firma anche tu affinché il salario minimo sia una legge nazionale

Il salario minimo è una misura di equità e dignità che già esiste in 22 Paesi europei su 27. Da oltre dieci anni il Movimento 5 Stelle si batte per introdurlo anche in Italia, che, malgrado i proclami di maggioranza e Governo, resta maglia nera per i salari nell’area Ocse.
A maggio 2024 abbiamo depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per istituire il salario minimo in Italia.

Da oggi è possibile firmare questa proposta tramite la piattaforma pubblica raggiungibile dal sito ufficiale del Ministero della Giustizia. Farlo è semplice: basta collegarsi all’indirizzo https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open e accedere utilizzando lo SPID, la Carta di identità elettronica, la Carta nazionale dei servizi o l’Active directory nazionale.

Bastano pochi minuti per dare finalmente attuazione all’art. 36 della nostra Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.  

In alternativa, cercate i banchetti del Movimento 5 Stelle in tutta Italia.

Fate sentire la vostra voce e, soprattutto, metteteci la firma!