In Lombardia la furia ideologica del centrodestra, ha lasciato 45mila lombardi senza alcun sostegno economico. Di come facciano oggi a vivere quelle persone e le loro famiglie a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non interessa. L’importante era cancellare con un SMS il “Reddito di cittadinanza”, di quel che sarebbe accaduto dopo poco importava lo scorso settembre e poco importa anche oggi.
Il fatto che oggi, dopo sei mesi dalla sua introduzione da parte del governo Meloni, Regione Lombardia non sia in grado di dire esattamente quante persone sul territorio lombardo abbiano fatto richiesta dell’Assegno di inclusione, è l’ennesima riprova del disinteresse più totale di questo Governo verso i fragili.
Rispondendo a una nostra interrogazione, Regione Lombardia ha dichiarato di non avere evidenza di persone beneficiarie di ADI, inviate dai servizi sociali ai Centri Pubblici per l’Impiego. Sembra incredibile, al punto da chiedersi se non sappiano o fingano di non sapere. Sì, perché i numeri circolati sulla stampa delineerebbero un quadro all’interno del quale il Nord uscirebbe pesantemente penalizzato dalle politiche del Governo Meloni-Salvini.
La misura, che nei proclami del governo avrebbe dovuto sostituire il reddito di cittadinanza, si sta rivelando, in linea con la maggior parte dei proclami del governo, un gigantesco flop. Un fallimento che pesa sulle spalle delle famiglie in condizioni di fragilità, in particolar modo sulle famiglie lombarde.
Erano 57mila i nuclei richiedenti il Reddito di Cittadinanza in Lombardia. Oggi, secondo i dati pubblicati dalla stampa, che Regione Lombardia dice di non possedere, sarebbero 12mila le persone ad aver fatto richiesta per l’assegno d’inclusione. Spariti da ogni forma di aiuto e monitoraggio sociale 45mila nuclei familiari lombardi, ai quali in preda al proprio furore ideologico la destra ha tagliato ogni forma di aiuto economico.
I nuclei oggi esclusi da sostegni rischiano di trovarsi a breve nella fascia di povertà assoluta. L’INPS nei mesi passati si è limitato a inviare l’SMS vergognoso in cui invitava gli ex percettori di RDC a recarsi presso i servizi sociali nel Comune di residenza. Comuni che purtroppo non hanno ricevuto alcun tipo di finanziamento per fare fronte a questo compito.
Scadenti anche i risultati della misura “Formazione Lavoro”. La Giunta regionale ha spiegato che i beneficiari in Lombardia sono 3.142, di questi, da settembre, solo 295 sono stati re-inseriti nel mondo del lavoro. Meno del 10%. Persone che oggi sono costrette a vivere con 350 euro al mese. Come si fa a vivere a Milano o in Lombardia con 350 euro al mese? Davvero la destra non conosce questo territorio al punto da ignorarne il costo della vita.
Lega e Fratelli d’Italia dovrebbero smetterla di fare cassa sulle persone in condizioni di fragilità, già schiacciate dall’incredibile aumento del costo della vita (carburante, energia, carrello della spesa) che il nostro Paese ha subito da quando la destra è al governo. Per questo abbiamo detto a chi governa questa Regione che, se il Governo non pensa ai lombardi, allora spetta a Regione Lombardia. Serve al più presto uno strumento regionale per il contrasto alla povertà.