FVG, la giunta Fedriga all’oscuro dei bassi salari nei servizi pubblici

La giunta Fedriga non conosce il numero di lavoratori impiegati nei servizi pubblici della Regione Friuli-Venezia Giulia che percepiscono meno di 9 euro lordi l’ora. È un fatto molto grave che emerge dopo la discussione di un’interrogazione presentata pochi giorni fa dalla Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.

Spesso gli esponenti di centrodestra sostengono che l’introduzione del salario minimo non serva perché già esiste la contrattazione collettiva, tuttavia la Giunta non è stata in grado di confermare che nessun lavoratore guadagna meno di questa somma. A luglio, la stessa Giunta ha respinto un emendamento firmato dal MoVimento 5 Stelle per garantire salari dignitosi ai lavoratori impiegati negli appalti pubblici, quindi ci piacerebbe capire sulla base di cosa sostiene che il salario minimo non serva.

Nove euro lordi l’ora sono la soglia minima che la proposta di legge presentata alla Camera a prima firma del Presidente Giuseppe Conte, e sostenuta dalla petizione nazionale “Salario Minimo Subito”, vuole introdurre per tutti i lavoratori in Italia.
Di fronte a una semplice domanda, la Giunta non è riuscita a fornire una risposta esaustiva. L’esecutivo regionale ha tenuto a ribadire che i dati richiesti non sono disponibili, in quanto legati alla contrattazione collettiva e che la Regione può soffermarsi solo sull’applicazione dei contratti che riguardano i suoi dipendenti, ma nemmeno su questi è stato in grado di rivelare quanti siano quelli che prendono meno di 9 euro lordi l’ora.

Pochi giorni fa il 95% dei lavoratori impegnati in uno dei tanti appalti con cui le società partecipate affidano la gestione dei rifiuti della nostra Regione ha scioperato, perché, invece del contratto nazionale di Igiene ambientale, viene applicato loro il contratto nazionale Multiservizi. Come ricordato in aula dalla consigliera del MoVimento 5 Stelle, le paghe lorde per questa tipologia non raggiungono i 7 euro l’ora. 

In Friuli-Venezia Giulia il 40% dei beneficiari del Reddito di cittadinanza lavorava e percepiva comunque uno stipendio che non gli permetteva di superare la soglia di povertà. Infatti, secondo alcune stime in possesso dei sindacati, il numero di lavoratori dipendenti che non raggiungono il salario minimo previsto dal MoVimento 5 Stelle in Regione dovrebbe essere di 56mila persone. Tra questi, purtroppo, anche molti lavoratori che in tutti i settori erogano servizi per le nostre comunità.

Partecipa alla campagna sul Salario minimo!

La battaglia sul salario minimo è il riflesso dei valori e delle speranze di ciascun cittadino che aspira ad una società più giusta ed inclusiva.

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Come puoi contribuire?

  1. Firma la petizione sul sito www.salariominimosubito.it
  2. Consulta la mappa e vai a firmare ad uno dei tanti banchetti del Movimento 5 stelle organizzati in tutta Italia.
  3. Utilizza sui social l’hashtag ufficiale della campagna #salariominimo
  4. Condividi il materiale e invita amici e conoscenti ad unirsi alla causa
  5. Organizza un evento o un banchetto per la raccolta delle firme e fai video e foto condividendole sui social con l’hashtag #SalarioMinimoSubito. Se condividi le foto su Instagram ricorda di taggare il Movimento5stelle!

Scarica qui i kit della campagna:

KIT M5S:
https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1cRbhrCW2BUqSff73-0zabazmp_9VqNZv

KIT GENERICO:
https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1d_ta9zV7ZqC-wL3knTT1zyFjQytmzoLT