Il Superbonus al 110% ha segnato in maniera straordinaria il 2021 dell’economia italiana. Il “meccanismo fiscale” ideato e voluto dal MoVimento 5 Stelle è riuscito da una parte a rimettere in moto uno dei comparti produttivi più in difficoltà negli ultimi anni, quello dell’edilizia, e dall’altra sta contribuendo in modo determinante alla crescita del Pil che quest’anno farà segnare un più 6,3%.
Ben 11,9 miliardi di lavori ammessi a detrazione, 70 mila cantieri aperti e livelli occupazionali che a fine anno vengono stimati in crescita di 150 mila unità dal Consiglio Nazionale Ingegneri.
Numeri eloquenti, che hanno portato il Superbonus a ricevere le lodi del vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans e della commissaria Ue per l’Energia Kadri Simson: tanto sul fronte economico, quanto su quello della transizione ecologica.
I risultati prodotti da questa misura ci hanno spinto ancora di più a lavorare in questi giorni su proposte che hanno trovato spazio nella legge di Bilancio: l’estensione del Superbonus al 110% nelle sue varie forme rappresenta sicuramente il fiore all’occhiello della Manovra 2021.
Con l’emendamento approvato infatti estendiamo il Superbonus per le case unifamiliari a tutto il 2022, cancellando il tetto Isee e abolendo la limitazione alla prima casa. L’unico “paletto” presente è quello dello stato di avanzamento dei lavori, che deve essere del 30% al 30 giugno 2022.
In più abbiamo ottenuto la proroga al 2025 del Superbonus rafforzato per gli interventi nelle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009, quindi l’area del Centro Italia del sisma del 2016, l’area emiliana del sisma del 2012, Ischia, Catania e L’Aquila.
Altro passaggio fondamentale messo a punto, soprattutto nell’ottica della riqualificazione energetica degli edifici privati, è il riallineamento della proroga per lavori trainanti e trainati e il prolungamento del Superbonus per gli impianti fotovoltaici.
E anche sul discusso decreto antifrodi, pur virtuoso negli obiettivi, siamo riusciti a ottenere la non applicazione dei controlli dell’Agenzia delle Entrate per gli interventi in edilizia libera inferiori ai 10 mila euro. Inoltre, le nuove spese di asseverazione e conformità saranno ammesse al beneficio dei vari bonus edilizi.
Tutte queste misure ci consentono di continuare a puntare su un provvedimento che sta generando un impatto fondamentale sul rilancio della nostra economia, sul lavoro e sul conseguimento di obiettivi di risparmio energetico.
Il Superbonus al 110%, ne siamo convinti, avrà un ruolo trainante nella ripresa dell’Italia.