Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che in questa legislatura ha realizzato l’80% degli impegni presi nel 2018 con gli elettori. Grazie alle nostre riforme, rivoluzionarie e concrete, il Paese ha retto nel momento più duro dalla pandemia ed è potuto ripartire, facendo segnare una crescita record del Pil nel 2021.
Da quando siamo entrati in Parlamento, la nostra azione ha sempre seguito un’unica strada: la tutela degli interessi dei cittadini.
Con il programma con cui ci presentiamo alle elezioni del prossimo 25 settembre intendiamo proseguire su questa strada e portare a termine il lavoro che abbiamo iniziato. A finte alleanze, matrimoni di comodo e balletti abbiamo preferito la serietà.
Per questo ci troverete schierati da un’altra parte: LA PARTE GIUSTA.
- La parte delle lavoratrici e dei lavoratori sottopagati e precari, per cui vogliamo introdurre un salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora e agevolare la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato.
- La parte dei giovani sfruttati, che vogliamo aiutare a costruire un percorso di vita indipendente attraverso l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa.
- La parte delle donne, a cui vogliamo garantire un’effettiva parità salariale.
- La parte della transizione ecologica e dell’ambiente, che vogliamo proteggere attraverso un nuovo Superbonus energia imprese, la stabilizzazione del Superbonus e degli altri bonus edilizi e quella del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, per garantire liquidità a cittadini e imprese.
- La parte delle imprese, che vogliamo sostenere con il taglio del cuneo fiscale, l’eliminazione dell’IRAP e il potenziamento del Fondo di salvaguardia.
- La parte della salute, che vogliamo tutelare riformando il titolo V della Costituzione per riportarla alla gestione diretta dello Stato e aumentando le retribuzioni del personale sanitario.
- La parte dei diritti, che vogliamo allargare attraverso il matrimonio egualitario, la legge contro l’omotransfobia e lo Ius scholae.
- La parte della scuola, dell’università e della ricerca, per cui vogliamo aumentare i fondi e adeguare gli stipendi degli insegnanti ai livelli europei.
La parte dell’Italia di domani, con cuore e coraggio. Un Paese che sia più equo e inclusivo, dove tutti vedano rispettati i propri diritti e nessuno resti indietro.