Abbiamo davanti una doppia sfida: il prezzo dell’energia aumenta a causa dell’eccessiva dipendenza dalle fonti fossili, quelle stesse fonti fossili responsabili degli sconvolgimenti climatici che dobbiamo contrastare riducendo rapidamente le emissioni di gas serra.
Le nostre case possono dare un grande contributo al raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo dati: azzeramento netto delle emissioni entro il 2050, riducendo contestualmente il costo dell’energia. Una sfida che può spaventare, ma che il MoVimento 5 Stelle ha già affrontato con risultato importanti, trasformandola in opportunità di maggiore benessere, nuova occupazione e di ripresa economica.
Lo abbiamo definito “effetto Superbonus”, basandoci sui numeri e sul grande apprezzamento espresso da cittadini, tecnici, imprese del settore e dell’indotto, organizzazioni di categoria e autorevoli istituti di ricerca. La nostra maxi agevolazione sta rendendo milioni di case più efficienti e in grado risparmiare e autoprodurre energia, grazie alla possibilità di isolare tetti e pareti, di climatizzare in maniera più efficiente e di installare pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo per le ore notturne. Senza considerare che grazie alle nostre norme a sostegno delle comunità energetiche incentiviamo l’estensione sui territori della pratica dell’autoproduzione a emissioni zero, anche in questo caso contribuendo a ridurre i costi in bolletta.
Grazie al nostro impegno su questi fronti, l’Italia sta già ottenendo risultati importanti in termini di riduzione delle emissioni: non a caso ci stiamo battendo per estendere il più possibile l’agevolazione. Siamo convinti che la transizione ecologica si debba e si possa fare senza penalizzare i cittadini o “minacciarli” di non poter vendere o dare in affitto l’abitazione se non se ne migliorano le prestazioni energetiche, come sembra fare la proposta di revisione della direttiva europea sul rendimento energetico dell’edilizia.
Dal Superbonus 110% alle comunità energetiche, passando per il sostegno alla mobilità elettrica e all’economia circolare, abbiamo già dimostrato che accompagnando i processi con incentivi e forme di sostegno i risultati arrivano e portano benefici su diversi fronti. Per questo, forti del plauso della Commissione Ue nelle sue previsioni economiche per il 2021 e 2022 ai nostri incentivi al settore, abbiamo proposto che il successo tutto italiano del Superbonus diventi una buona pratica europea. Ora ci batteremo perché sia inserito tra gli investimenti verdi che meritano lo scorporo dal Patto di Stabilità e crescita, così da prevedere che la sua portata attuale vada anche oltre il 2023, dando certezze alle imprese per pianificare i lavori e ai cittadini per programmare i loro investimenti.
Con il Superbonus e gli altri bonus il patrimonio edilizio italiano ha anche acquisito maggior valore e le nostre città stanno diventando più belle e vivibili: abbiamo dimostrato che ogni watt risparmiato è un investimento di cui beneficiano le famiglie, le imprese, lo Stato e soprattutto l’ambiente. Un’Europa che punti davvero sul Green deal non può non sostenere gli sforzi degli Stati membri per la riqualificazione energetica delle case dei loro cittadini.