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La lotta ai cambiamenti climatici rappresenta la sfida dei nostri tempi, la minaccia che più di ogni altra cosa metterà a rischio il nostro futuro e in misura maggiore quello dei nostri figli.
L’Umbria grazie al lavoro del nostro Thomas De Luca, prima da consigliere regionale e ora da assessore all’ambiente, sta facendo dei passi enormi per diventare un modello di rigenerazione ambientale e di lotta ai cambiamenti climatici.
Il primo passo a giugno 2023, quando l’Umbria è stata la prima regione in Europa ad inserire la crisi climatica nella propria “Costituzione” diventando il primo caso assoluto di un articolo autonomo dedicato al clima inserito in uno Statuto regionale. L’iniziativa del MoVimento 5 Stelle, avanzata proprio dall’allora consigliere regionale Thomas De Luca, fu accolta all’unanimità da tutti i gruppi politici di Palazzo Cesaroni.
Poi, dando attuazione all’articolo inserito nello statuto regionale, il progetto presentato a Palazzo Donini la scorsa settimana “Umbria Region Adaptation to Climate Change” (URACC) che ha ottenuto un finanziamento totale di 210 mila euro da parte dell’UE, relativamente al bando “Pathways2Resilience (P2R)” destinato a supportare lo sviluppo dei Piani di adattamento ai cambiamenti climatici.
La lotta alla crisi climatica rappresenta una delle più importanti sfide da affrontare perché gli effetti di tali mutamenti si riflettono pesantemente anche a livello locale, incidendo su ogni aspetto del nostro vivere quotidiano e il progetto ottenuto in partenariato con 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, permette l’acquisizione e l’analisi dei dati che sono presupposto essenziale per valutare gli scenari su scala regionale e impostare politiche realmente finalizzate all’adattamento climatico.
Altro passo fondamentale per trasformare l’Umbria in un modello di rigenerazione ambientale è la grande spinta alla nascita e al sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili.
La giunta regionale, infatti, solo pochi giorni fa ha adottato la delibera che prevede lo stanziamento di 110 mila euro per promuovere la costituzione delle CER attraverso un nuovo avviso pubblico con l’obiettivo di supportare gli enti pubblici nel loro impegno verso la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Ricordiamo che anche questa delibera attua una legge (n. 6/2024) approvata nella scorsa legislatura su proposta sempre dell’allora consigliere regionale di minoranza, Thomas De Luca.
Come dichiara l’assessore all’ambiente, si tratta di risorse soltanto iniziali che sono ancora esigue, ma che sicuramente saranno rifinanziate. Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono uno strumento straordinario ed è importante dare sostegno ai Comuni che per la realizzazione dei progetti potranno coinvolgere aziende e cittadini.
Tra i soggetti beneficiari dei contributi ci sono amministrazioni comunali e provinciali, Adisu, Ater, Arpa, Aziende ospedaliere e Aziende Sanitarie.
Le CER permettono a cittadini, imprese e amministrazioni locali di unirsi per produrre, condividere e consumare energia rinnovabile a livello locale e di non dipendere esclusivamente dai grandi fornitori centralizzati. Un vero passo verso l’autosufficienza energetica, la lotta al cambiamento climatico e al caro-bollette.