Il 27 giugno scorso De Luca e la sua Giunta hanno approvato in Consiglio regionale la modifica della legge n. 15 del 2015 in materia di “Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano” e la soppressione del comma 4 dell’articolo 20, che prevede la partecipazione, in qualità di membri del Comitato Consultivo sul Servizio idrico integrato, di cinque rappresentanti dei comitati civici locali che operano sui territori a sostegno del principio “Acqua bene comune”. In questo modo l’amministrazione regionale ha eliminato ogni rappresentanza dei cittadini a sostegno di questo diritto umano fondamentale.
Il consigliere campano del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, nel corso della seduta, a nome del gruppo regionale composto inoltre dai consiglieri Vincenzo Ciampi e Michele Cammarano, si è opposto a questo provvedimento che mette in pericolo l’acqua pubblica in Campania. Ma la maggioranza ha comunque approvato la norma dimostrando, per l’ennesima volta, una totale insofferenza al controllo democratico e alla partecipazione attiva dei cittadini nella gestione di un bene primario.
Con questo blitz De Luca ha scelto di avere le mani libere su un tema che interesserà il futuro delle prossime generazioni. Il Movimento 5 Stelle, che da sempre considera questa battaglia come un punto cardine della propria identità politica, continuerà a contrastare in Aula questa scellerata modifica legislativa.