La Giunta Toti promette e poi non mantiene. Fa finta di non vedere che in Liguria la povertà sta aumentando, gettando nello sconforto sempre più famiglie che faticano ad arrivare a metà mese. E fa l’ennesimo regalo ai privati.
Bocciati tutti gli emendamenti M5S alla manovra: proposte che avrebbero potuto dare un piccolo aiuto, ma pur sempre un aiuto, a famiglie e cittadini fragili.
Abbiamo proposto un bonus utenze (luce e gas) per i residenti in Liguria con un Isee fino a 20.000 euro. Ma Toti non vuole aiutare chi è in difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici e la sua ricaduta su tutti i beni di prima necessità. Vergogna!
Abbiamo proposto un bonus natalità, visto il perdurare del calo delle nascite in Liguria, per le famiglie con Isee non superiore ai 40.000 euro. Bocciato anche quello, dalla stessa forza politica che nell’ultima campagna elettorale si era detta allarmata dall’”inverno demografico”. Respingendo il nostro emendamento, Toti ha dimostrato che il suo programma è un vuoto bla bla bla. Inaccettabile, peraltro, la critica del presidente, e cioè che il bonus proposto dal M5S si sarebbe sommato ad aiuti già previsti dal Governo (quali, esattamente?). Come se un eventuale bonus in più a favore della natalità fosse troppo.
Toti se ne frega persino dei liguri sottoposti a dialisi, chemioterapia e radioterapia: abbiamo infatti chiesto che venissero esentati dal pagamento del bollo auto per l’anno a venire in quello che vuole essere un segnale di vicinanza oltre che di civiltà verso chi soffre. Inoltre, visto che si parla di una regione che a quanto pare andrà incontro a importanti interventi sul fronte della digitalizzazione, chiediamo, come avviene già in altre regioni, che sia riconosciuta una riduzione della tassa automobilistica pari al 10% per i pagamenti effettuati dai contribuenti liguri mediante domiciliazione bancaria. Bocciato anche questo emendamento.
Siamo delusi? Sì. Siamo sorpresi? No. Eppure, non avevamo perso la speranza: fino all’ultimo, infatti, abbiamo cercato di far ragionare la destra, auspicando che accogliessero proposte capaci di alleviare chi vive le privazioni sulla propria pelle.
La verità è che in Liguria, i soldi ci sono per chi ce la fa, e non ci sono per chi non ce la fa. Ma non solo: per i soliti amici e sodali, vengono approvate senza ripensamenti norme assurde come quella di dare in concessione ai bagni privati scogli, moli, dighe e pennelli. Una stortura spacciata per promozione territoriale. Noi avremmo un’altra definizione più calzante: marchetta.