Ancora un passo avanti per il nostro disegno di legge che introduce la tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione. Dopo il primo via libera del Senato, anche la Camera si è espressa ad ampia maggioranza: 412 voti favorevoli, un solo contrario e 16 astensioni.
Ora mancano ancora due passaggi, ma abbiamo già ottenuto un importante risultato: quello di aver messo questo tema al centro del dibattito politico insieme agli altri bisogni primari dei cittadini, nella consapevolezza che il diritto a un ambiente sano va di pari passo con il diritto ad avere un reddito, quello alla salute e quello al lavoro.
Scrivere in Costituzione che il benessere umano e animale viene prima di ogni altro interesse è un passaggio fondamentale per la storia del Paese. Con la modifica degli articoli 9 e 41 inseriamo nella Carta fondamentale la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, con un importante aggiunta: tuteliamo ora e qui il diritto a un ambiente sano ma lo facciamo “anche nell’interesse delle future generazioni”. È un messaggio chiaro a chi vuole continuare a minacciare gli ecosistemi e la salute umana, che arriva alla vigilia della Cop 26 di Glasgow sul clima, i cui esiti saranno cruciali per la sopravvivenza della vita, anche di quella umana, sul Pianeta.
La legge prevede inoltre che lo Stato provveda alla tutela e al benessere degli animali, introducendo una riserva di legge statale. Vale a dire che sulla tutela degli animali non ci possono essere regole diverse o disparità di trattamento da territorio a territorio e solo Parlamento e Governo possono normare.
Dobbiamo salvaguardare la biodiversità e i nostri amici animali, dire basta alle fonti energetiche fossili, chiudere la stagione del conflitto tra tutela del lavoro e minacce alla salute e all’ambiente, e abbandonare, così come ci impone anche l’Europa, ogni attività che crei danni rilevanti.
Anche grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbiamo davanti una grande opportunità per affrontare e vincere questa sfida, riconvertendo l’economia all’insegna della transizione ecologica e della capacità di creare benessere diffuso in perfetto equilibrio con gli ecosistemi e senza lasciare indietro nessuno. Lo stiamo già facendo con misure importanti come il Superbonus 110% per l’efficientamento e la messa in sicurezza delle abitazioni, con il sostegno alla mobilità sostenibile e alla diffusione dei veicoli elettrici, con il grande impegno per le rinnovabili e per la diffusione delle comunità energetiche, che rendono i cittadini produttori e consumatori di elettricità al tempo stesso.
È questa per noi la transizione ecologica: creare vantaggi e benefici per tutti, benessere diffuso e occupazione duratura, riducendo emissioni e inquinamento e tutelando il diritto a un futuro migliore. Un diritto che presto sarà scritto a chiare lettere nella legge fondamentale dello Stato.