Un altro passo è stato compiuto per l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. La battaglia del Movimento 5 Stelle è a un passo dal traguardo. Dopo la seconda e ultima deliberazione del Senato, manca l’ultimo voto della Camera che arriverà con l’inizio dell’anno nuovo. La proposta è stata votata da un’ampia e trasversale maggioranza parlamentare.
Per la prima volta nella storia della Repubblica il Parlamento interviene sulla prima parte della Costituzione, quella che in dodici articoli enuclea i principi fondamentali su cui si fonda la convivenza civile nel nostro Paese. Un principio finora affermato solo indirettamente, diventa un valore primario costituzionalmente garantito. Il Disegno di legge specifica inoltre che con legge dello Stato si disciplinano i modi e le forme di tutela degli animali, il Movimento è in prima fila per affermare i loro diritti e la necessità di capovolgere la visione secondo cui l’uomo è al vertice di una piramide che può dominare e sfruttare a suo piacimento.
Il disegno di legge inoltre modifica l’articolo 41 della Costituzione, stabilendo che l’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente, e che l’attività economica pubblica e privata deve essere indirizzata e coordinata a fini ambientali, oltre che sociali.
È una rivoluzione copernicana resa possibile dal lavoro intrapreso dal MoVimento 5 Stelle in questa legislatura e dalla spinta di tante associazioni. Affermiamo in modo solenne e vincolante che bisogna creare un nuovo equilibrio tra attività umane e natura. Questa terza approvazione arriva mentre a Glasgow si discute di obiettivi e mezzi per raggiungerli all’interno della ventiseiesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Dal Parlamento arriva un segnale forte e chiaro che intercetta lo spirito del tempo, urlato da milioni di giovani che chiedono garanzie e tutele per la salute del Pianeta.
Adesso manca solo l’ultimo miglio, pensiamo e speriamo che il 2022 possa iniziare con una bellissima notizia confezionata dalla Camera dei Deputati, cui toccherà il quarto e definitivo sì all’inserimento nell’articolo 9 della Costituzione della Tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.