Il governo Meloni è un Governo Fossile perché basa la strategia energetica dell’Italia sulle vecchie fonti fossili, inquinanti e costose, anziché sulle fonti rinnovabili, più pulite e economiche.
Il governo Meloni è un Governo Fossile perché nella Legge di Bilancio 2024 è totalmente assente una strategia di medio e lungo termine per lo sviluppo sostenibile.
Perché ha approvato un decreto Energia sbagliato, che ripropone vecchi ingredienti come gli inceneritori e i rigassificatori, e che introduce criteri rischiosi per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari, aprendo alla pericolosissima possibilità che il deposito venga realizzato in aree non idonee.
Perché incentiva nuove trivelle per estrarre idrocarburi, a costo di rischi enormi per l’ambiente, quando una buona parte di questa quantità di gas si potrebbe ottenere, banalmente, con la corretta manutenzione della rete di distribuzione, cioè riparando le perdite.
Perché prevede investimenti miliardari per nuovi rigassificatori, in un momento storico in cui i consumi di gas sono in caduta libera, legando il nostro Paese per decenni a una risorsa che dovrebbe gradualmente abbandonare.
Perché introduce misure per lo stoccaggio della Co2, tecnologia costosissima e che tutti gli osservatori internazionali definiscono di dubbia efficacia.
Perché prevede la realizzazione di due nuovi inceneritori in Sicilia che creano enormi problemi per la tutela della salute dei cittadini e non risolvono la questione dei rifiuti
Il governo fossile Meloni se ne infischia dei bisogni dei cittadini e dei costi che sono costretti a pagare bollette sempre più alte e ha sancito la fine del mercato tutelato per 10 milioni di famiglie, mentre sarebbe stata opportuna e necessaria una proroga.
Il Movimento 5 Stelle non crede alle logiche delle fossili perché già oggi è evidente che non fanno altro che aggravare la situazione di emergenza climatica, energetica e ambientale in cui ci troviamo. Una situazione che il Governo Meloni continua a ignorare scommettendo su energie obsolete e inquinanti.
Per il Movimento 5 Stelle il futuro deve essere fondato sulle energie rinnovabili, sull’efficienza energetica, sulla finanza verde e sull’incentivazione dei green jobs.
La transizione energetica porta grandi vantaggi sociali, ambientali ed economici e va favorita non ostacolata. Le rinnovabili possono dare una risposta importante a molti problemi.
Come sottolineato da Gianni Girotto, coordinatore comitato per la transizione ecologica e digitale e dal professor Livio De Santoli in un incontro sul tema dell’energia tenutosi pochi giorni fa e a cui ha partecipato anche il Presidente Conte, che potete approfondire e rivedere nel post Energia, dove vogliamo andare?, se anziché nelle fonti fossili i soldi pubblici venissero spesi in infrastrutture energetiche rinnovabili e interventi di efficientamento energetico, si potrebbero risolvere strutturalmente, cioè a monte, i problemi che abbiamo, abbattere le bollette e combattere la crisi climatica.
Sviluppo sostenibile significa non solo vincere le sfide del futuro, ma anche creare nuova occupazione, dare nuove e concrete opportunità alle imprese e sostenerle in questo processo di transizione.
Il 16 febbraio, anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, sarà celebrata la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. Il Movimento 5 Stelle come ogni anno celebrerà questa giornata con una campagna informativa sui temi del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili.
Il fine settimana del 16, 17 e 18 sarà proprio dedicato al risparmio energetico e i banchetti del Movimento 5 stelle in tutta Italia daranno informazioni utili sulle energie rinnovabili e su come si può aderire alle Comunità Energetiche.
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