Viste le ultime decisioni prese da questo Governo per la città di Taranto, non si sa se chiedere maggiore attenzione o sperare che l’esecutivo del presidente Meloni si dimentichi della città ionica. Prima le risorse del PNRR destinate all’implementazione dell’idrogeno verde nell’ex Ilva sono state stralciate dal ministro Fitto, di fatto azzerando le possibilità di bonifica e riconversione del sito entro il 2026; ora si rischia di mettere la pietra tombale sui Giochi del Mediterraneo a causa dei ritardi nei finanziamenti da parte del Governo.
Le scelte fatte finora confermano quelli che erano i timori alla vigilia delle elezioni: non c’è alcuna programmazione su Taranto e non si vuole investire sulla riconversione economica e sociale perché evidentemente per chi sta a Roma va bene così. Si nega l’evidenza di un impianto che inquina, lasciando che continui a farlo, senza alcuna valutazione dell’impatto sanitario e senza tener conto dei cittadini che chiedono solo la tutela del diritto alla salute.
Su Taranto si sta giocando a perdere, cercando di fermare anche l’opportunità rappresentata dai Giochi del Mediterraneo solo per una precisa scelta politica. Nelle città che hanno ospitato eventi sportivi internazionali sono state realizzate opere di cui ancora oggi beneficiano le comunità e le regioni coinvolte. In Puglia nella scorsa legislatura ci si è impegnati per una legge su Taranto che ha visto lavorare insieme i consiglieri del territorio insieme. Un lavoro che oggi rischia di essere vanificato, come rischia di bloccarsi il progetto per l’università di medicina a Taranto, anche in questo caso solo per una questione di lotta politica.
Si sta tornando ai decenni precedenti, senza alcun tipo di visione per il futuro. Dopo il Consiglio regionale monotematico sulla Capitanata, Marco Galante, capogruppo del M5S in consiglio regionale pugliese, chiederà un consiglio monotematico sulla provincia ionica alla presenza di parlamentari del territorio ed esponenti del Governo per capire una volta per tutte cosa si vuole fare per Taranto.
Serve chiarezza e servono impegni concreti.