L’ultima seduta di Consiglio Regionale in Basilicata ha visto l’approvazione del bilancio di assestamento; un documento che il Presidente Bardi ha ritenuto prettamente tecnico e che, nella sostanza, è un’operazione contabile del tutto asfittica. La presenza dei sindaci e dei presidenti di provincia non è bastata per far tornare Bardi sui suoi passi e rimpolpare capitoli di bilancio come quelli del Fondo Unico per le Autonomie Locali (F.U.A.L.) e per i Piani Sociali di Zona. I numeri sono stati ballerini fino alla fine per via dell’assenza di qualche consigliere alle prese con la tintarella estiva.
Nonostante queste premesse molto poco edificanti, il Movimento 5 Stelle è riuscito a portare a casa una proposta di legge molto importante che prevede l’istituzione del fondo per gli aiuti e i sostegni alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale.
Lo scopo della proposta di legge è proprio quello di fornire alla Giunta Regionale una cornice normativa all’interno della quale collocare l’intervento regionale di aiuto e sostegno ai nuclei familiari e alle persone colpite dall’emergenza abitativa innescata da fenomeni di dissesto idrogeologico o di altra natura. In tal modo, la Giunta Regionale potrebbe azionare con maggiore efficacia e tempestività gli aiuti per la sistemazione temporanea delle famiglie sfollate e la realizzazione delle analisi, indagini e monitoraggi tecnici finalizzati a determinare l’entità e le cause dell’inagibilità degli immobili. La Regione Basilicata ha affrontato il problema erogando contributi attraverso una serie di delibere al fine di tamponare la fase emergenziale iniziale, quella più acuta. Tuttavia, il ricorso all’atto amministrativo (delibera di giunta e delle successive determinazioni dirigenziali) limitato alla fase emergenziale può diventare assai più efficace e tempestivo se incardinato su meccanismo legislativo “strutturale”, da attivare ogni qualvolta sul territorio regionale vi sia la necessità di affrontare questo tipo di emergenze.
Occorre ricordare che l’endemica fragilità del territorio regionale continua ad essere una causa costante di emergenze abitative: basti pensare agli episodi di Pomarico, Irsina, Castronuovo di Sant’Andrea, Potenza e non ultimo l’episodio degli edifici di Via Don Luigi Sturzo a Matera.
Non è stato affatto facile, ma pur di mettere un punto fermo su questa materia molto delicata, i nostri consiglieri regionali Gianni Perrino e Gianni Leggieri hanno spinto affinché si aprisse un capitolo del bilancio con una cifra iniziale di 50mila euro che sicuramente occorrerà incrementare al momento dell’approvazione del bilancio di previsione.
L’augurio è che questo tipo di situazioni rimangano sempre in cima all’agenda dell’azione politica e amministrativa della regione e che, ovviamente, possano essere prevenute con opportuni interventi di consolidamento delle aree più fragili. Si tratta di interventi prioritari che hanno altrettanta importanza rispetto a quelli che si pongono in essere in maniera immediata quando si tratta di soccorrere le casse e i bilanci di amministrazioni in costante situazione di dissesto finanziario.