Certo eravamo giovani,
eravamo arroganti,
eravamo ridicoli, eravamo eccessivi,
eravamo avventati.
Ma avevamo ragione.
(Abbie Hoffman)
Se è pacifico che la Politica deve costruire le premesse per un mondo all’altezza delle aspettative dei giovani, è altrettanto vero che proprio la voce delle nuove generazioni – i loro desideri e le loro preoccupazioni – deve essere il criterio con cui ogni forza politica e sociale valuta l’efficacia della propria azione.
Per il Movimento 5 Stelle ‘futuro’ fa rima con ‘giovani’: per questo motivo non ignoriamo la necessità di intervenire con decisione nel presente, a gamba tesa se necessario – perché il domani va immaginato e costruito già oggi.
Ed è per questo che la spinta del nuovo corso di Giuseppe Conte non può prescindere dalle ragioni e dal grido dei nostri ragazzi e ragazze, attori protagonisti delle scelte che il Movimento 5 Stelle è chiamato ogni giorno a compiere sui dossier che più li riguardano da vicino: dal diritto allo studio al diritto all’abitare, dalla transizione ecologica alla lotta al climate change, fino alle politiche attive e alla riforma del welfare.
L’obiettivo che sottintende questa convinzione è quello di creare un’ampia rete di partecipazione giovanile che possa poi radicarsi nei principali luoghi di aggregazione della società: scuole, università, rete civiche e territoriali – in un rapporto di reciproca collaborazione che sia volano e megafono delle rivendicazioni avanzate dai cittadini che incontriamo nel nostro quotidiano.
E sarà questo il core business del dibattito di “Network Giovani: officina del futuro”, l’appuntamento organizzato dal Movimento 5 Stelle per venerdì prossimo, 16 giugno, al Talent Garden di Roma.
La genesi
Facciamo però un passo indietro.
Dopo l’elezione di Giuseppe Conte a Presidente del Movimento 5 Stelle e il seguente boom di iscrizioni vissuto dalla nostra comunità, decine di giovani iscritti under 35 hanno dapprima avvertito la necessità di confrontarsi tra loro su cosa significasse fare politica nel Movimento 5 Stelle; poi, quella di aprire un canale di dialogo con l’intera forza politica.
Il Comitato nazionale progetti con il Comitato per la formazione e l’aggiornamento e il Comitato per le politiche giovanili, hanno accolto con entusiasmo questa esigenza aprendo un confronto informale che ha via via avviato nella nostra comunità la riflessione sulla nascita di un laboratorio giovanile nelle fila del Movimento 5 Stelle.
L’evento di venerdì prossimo rappresenta la messa a terra di questo primo passaggio: un appuntamento propedeutico alla costituzione (in autunno) di un progetto più strutturato e regolamentato. Sarà infatti quello il momento in cui, dopo aver avviato questo cantiere, il Movimento 5 Stelle si aprirà a tutti i giovani con una piattaforma programmatica dedicata, via via implementata dal contributo di ragazze e ragazzi che a partire dal confronto interno troveranno il modo di rafforzare – senza ignorare le proprie esigenze – la proposta programmatica per il Paese.
L’officina del futuro
“Network Giovani: officina del futuro” è dunque l’embrione di questo progetto, la fase zero volta a preparare il terreno per la nascita di un organismo giovanile del M5S.
Parliamo appositamente di officina perché siamo in un momento antecedente a quello costituente: stiamo aprendo un cantiere di idee per ragionare insieme di come invertire la canonica relazione verticale tra vertici e giovani che si affacciano alla partecipazione politica.
Eppure, accostare oggi le parole ‘politica’ e ‘giovani’ potrebbe non sembrare una soluzione vincente.
Non abbiamo mai sottovalutato la crisi che investe la nostra democrazia; anzi, tentiamo di capire quali possano essere le soluzioni a questo virus endemico che sta fiaccando la Repubblica. La latente disaffezione e sfiducia, il crescente astensionismo, il divario sempre più grande tra cittadini ed istituzioni: sono questi i nemici della partecipazione politica e del pieno coinvolgimento delle nuove generazioni nella gestione della cosa pubblica.
Il nostro progetto mira a contrastare queste tendenze, offrendo ai giovani l’opportunità di essere protagonisti del cambiamento che desiderano. In prima persona.
Senza più delegare ai grandi, ma afferrando con coraggio e determinazione il proprio futuro.