Il M5S del Trentino lancia la propria corsa verso le elezioni provinciali del prossimo ottobre e lo fa a partire da 6 parole chiave: Salute, Ambiente, Democrazia, Lavoro, Casa e Legalità.
Il prossimo 22 ottobre in Trentino-Alto Adige si voterà per rinnovare i Consigli provinciali di Trento e di Bolzano oltre che al Consiglio regionale, che, a differenza del resto d’Italia risulta dalla sommatoria degli eletti nelle 2 Province.
Il primo marzo scorso il M5S trentino aveva proposto alle forze di centrosinistra di valutare un’alleanza in funzione anti-destra a partire da una serie di “linee rosse” oltre le quali il MoVimento non avrebbe potuto spingersi. Non si trattava di questioni particolarmente controverse per qualsiasi forza si proponesse seriamente di cambiare la Provincia di Trento.
Chiedevamo infatti fossero condivisi impegni a favore dello (1) stop alla privatizzazione della sanità pubblica, (2) messi in cantiere incentivi all’economia circolare e lo stop all’inceneritore in Trentino, (3) che fosse detto un no chiaro al prolungamento dell’autostrada Valdastico e trovato l’accordo per l’introduzione di referendum sulle opere di grande impatto, (4) che fossero poste come stelle polari dell’azione politica la difesa del lavoro, il contrasto alla precarizzazione e la lotta alla burocrazia, (5) che ci si impegnasse a investire almeno 250 milioni di euro per l’edilizia abitativa, (6) che nel programma fossero inseriti interventi concreti per il contrasto assoluto alla criminalità organizzata e alla corruzione.
A quasi un mese e mezzo dalla nostra proposta il centrosinistra non ha ritenuto di fornire alcuna risposta ufficiale. In compenso ha ribadito il proprio indissolubile legame con i partiti di Matteo Renzi e Carlo Calenda, i quali hanno prontamente messo il veto a qualsiasi ipotesi di alleanza col MoVimento. Lo stesso candidato presidente del centrosinistra, Francesco Valduga, nel corso delle numerose interviste concesse ai giornali ha continuato a ribadire il suo no al M5S, accusato di “soffiare sull’antipolitica”.
Preso atto che il centrosinistra preferisce le ricette di destra di Renzi e Calenda alla difesa del lavoro, dell’ambiente, della scuola, dell’acqua e della sanità pubbliche, il M5S Trentino ha deciso di procedere presentando una lista autonoma a sostegno di un proprio candidato presidente, la cui identità sarà determinata nelle prossime settimane dai sostenitori del M5S trentino.
Al tempo stesso, e come da indicazioni del Presidente Giuseppe Conte, il MoVimento si è attrezzato per radicarsi sempre di più sul territorio della Provincia di Trento. Il primo passo è stato l’apertura di una sede fisica nella città di Trento, resa utilizzabile grazie al lavoro dei nostri attivisti. L’appuntamento per l’inaugurazione della sede trentina del M5S è fissato alle ore 10.30 del prossimo 15 aprile in via Giuseppe Giusti, 28, a Trento. Tutti gli attivisti e i simpatizzanti che vorranno presenziare saranno i benvenuti.
Il M5S farà sempre la sua parte per cambiare in meglio il Trentino e l’Italia ma per riuscirci servono l’impegno e la partecipazione di tutte le persone di buona volontà. Quelle che speculano sul peggioramento costante delle cose invece sono già accasate altrove.