Da anni i nostri consiglieri regionali, in Lombardia, si battono per tutelare e valorizzare il fiume Chiese come risorsa naturale.
Ora, grazie all’approvazione dell’emendamento, a prima firma del nostro consigliere regionale in Lombardia, Ferdinando Alberti, il fiume Chiese potrà beneficiare di uno stanziamento di settantamila euro nel 2023, che avrà lo scopo di monitorarne la salute.
I dati di analisi delle condizioni del Chiese sono stati aggiornati nel 2019 con una indagine di Arpa Lombardia, che ha attestato la “sufficiente” qualità delle sue acque, analisi dove però, per i parametri espressi, il livello di “sufficiente” sta a “inaccettabile”, secondo i dettami della C.E., a partire dal 2015.
Il fiume negli scorsi anni è risultato essere un terreno perfetto di crescita per i batteri che hanno poi contribuito alla proliferazione della Legionella. Solo nel 2018 il virus ha causato 550 polmoniti fra la provincia di Mantova e Brescia.
Come se non bastasse, sul Chiese incombe anche il nuovo progetto relativo ai due mega depuratori a Montichiari e Gavardo, che scaricherebbero nel fiume i reflui del lago di Garda. La cui realizzazione significherebbe condannare sia il fiume Chiese, che la salute di decine di migliaia di persone.
Grazie a questi settantamila euro Regione Lombardia condurrà uno studio pilota sul fiume Chiese, attraverso il quale tracciare la rotta su nuove importanti valutazioni sullo stato ecologico dei corsi fluviali. Si tratterà di un unicum in Lombardia. Per la prima volta, al fine di valutare lo stato di salute di un fiume, verranno presi in esame nuovi parametri biologici non solo quelli chimico-fisici.
In questo modo sarà possibile determinare quanto un determinato corso d’acqua sia in grado di assorbire e resistere ad eventuali stress, come ad esempio la presenza di due depuratori da centomila abitanti l’uno, oltre che agli stress già presenti: agricoltura e allevamenti intensivi, industria pesante, centraline, scarichi abusivi e siccità. Oltre allo stato dell’arte degli impianti di depurazione presenti lungo l’asta del fiume. Speriamo in questo modo di salvare la salute del fiume, delle sue biodiversità e anche dei cittadini.