di Roberta Lombardi, Assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio
In Regione Lazio abbiamo approvato il nuovo Piano Energetico Regionale che, recependo finalmente i più ambiziosi obiettivi Ue, prevede di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050 puntando al 100% di energie rinnovabili. Una roadmap ‘salva-clima’ globale, che passa per l’obiettivo intermedio di riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, da adattare alle peculiarità e potenzialità dei territori del Lazio, frutto del lavoro dell’Assessorato, da me presieduto, che ha saputo incanalare e concretizzare la visione ambientalista del MoVimento 5 Stelle in uno dei provvedimenti chiave per la transizione ecologica regionale.
Nel nuovo Piano Energetico Regionale, anche alla luce dell’attuale contesto geopolitico internazionale, abbiamo infatti capovolto il paradigma di fondo: non seguiamo più lo scenario tendenziale del momento, come previsto nel precedente Piano, ma disponiamo che sia il Green Deal a dettare la tabella di marcia della politica energetica regionale. Mentre il primo scenario ci avrebbe portato a coprire i consumi con rinnovabili (elettriche e termiche) dal 12% del 2020 all’11,4% nel 2050 (quindi addirittura ad una diminuzione della percentuale di rinnovabili!) il nuovo Piano, grazie all’adeguamento delle azioni previste agli obiettivi Ue, aumenta le rinnovabili a circa il 90% cui vanno aggiunte le misure di compensazione, come ad esempio la piantumazione di alberi, per ottenere l’azzeramento totale delle emissioni. Una rivoluzione copernicana per vincere la sfida globale della crisi climatica sui nostri territori.
Tre i pilastri su cui si fonda il PER, risparmio energetico, efficientamento e aumento della produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili.
Trasporti e uso civile i settori più impattanti: insieme valgono il 60% del risparmio dei consumi. Tra le misure specifiche previste entro il 2050, per il settore Trasporti, riduzione del 40% delle auto private favorendo altre modalità (potenziamento trasporto pubblico locale, car/scooter/bike sharing, mobilità dolce e attiva), controllo della domanda di mobilità e digitalizzazione di attività e servizi (smart working, e-commerce, mobility as service, ovvero soluzioni di mobilità condivisa al posto di avere il mezzo di proprietà da poter scegliere su unica piattaforma digitale); elettrificazione del trasporto su gomma portando i veicoli elettrici e ad idrogeno rispettivamente al 74% e al 13% al 2050. Per l’uso civile, invece, aumento dell’efficienza energetica e incentivi alla transizione verso fonti rinnovabili e sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Gruppi di Autoconsumo Locale.
Un modo nuovo di produrre e consumare energia pulita per dare lavoro alle imprese, per un’occupazione di qualità, ridurre i consumi in bolletta per famiglie e aziende e contribuire all’indipendenza energetica del nostro Paese.