Care amiche e cari amici,
domenica 27 marzo e lunedì 28 marzo sarete chiamati di nuovo a votare per confermare il mio ruolo di Presidente e la nuova struttura del M5S, dai vice-Presidenti ai Comitati politici, agli organi di garanzia.
Rispondiamo così, con un nuovo voto democratico a ricorsi e cavilli del tutto legittimi ma che non possono fermare la nostra azione politica.
E sarà questa un’occasione anche per dirci alcune cose chiaramente, con il rispetto e la trasparenza che ogni singolo iscritto al Movimento 5 Stelle merita.
Vi chiedo nuovamente la vostra fiducia. E non mi interessa prendere il 50% più 1 dei voti. Anzi, dico di più: se il risultato fosse così risicato, sarei il primo a fare un passo indietro. Perché a fronte di un eventuale risultato così di misura, lascerei immediatamente il Movimento che in questo momento ha bisogno di una leadership forte, di una forte investitura.
Allo stesso modo, però, è un dovere dirvi che in caso di una decisa riconferma, le cose inevitabilmente cambieranno.
Non sono stati mesi facili: stiamo dando vita a un Movimento 5 stelle che si rinnova, che non perde i suoi valori, che cresce, che evolve, che persegue obiettivi coraggiosi per migliorare la vita delle persone e garantire diritti sociali troppo spesso calpestati.
È un cambiamento che – dobbiamo dircelo con sincerità – ha incontrato anche al nostro interno delle resistenze, ha prodotto alcuni malumori e distinguo. Questo ha offerto all’esterno l’immagine di un Movimento 5 Stelle diviso, litigioso, contraddittorio, invece che quella di un Movimento che rema tutto unito nella stessa direzione.
Questo ha richiesto fin qui una dose aggiuntiva di pazienza. Ora però non possiamo più permetterci questa debolezza. Le sfide che ci attendono ci impongono di essere compatti, uniti. Io non posso – per rispetto di tutti quelli credono in questo progetto – accettare che ci sia chi rema contro le nostre battaglie, la nostra azione politica.
Non posso consentire che di fronte agli sforzi di molti, di un’intera comunità, ci sia proprio al nostro interno chi lavora per interessi propri.
Quindi non votatemi se pensate che il Movimento 5 Stelle debba essere lì nelle stanze dei bottoni, anziché nei territori e fra le persone.
Non votatemi se pensate che il Movimento 5 Stelle debba diventare una forza politica estremamente moderata, conservatrice, compatibile con il passato, timorosa del futuro.
Non votatemi se volete un M5S che si sforzi di piacere a tutti – anche a costo di essere la brutta copia di altri partiti divisi in correnti.
In questi mesi, in un governo di emergenza che non è certo quello dei nostri sogni, abbiamo difeso le nostre conquiste, che altrimenti sarebbero state cancellate.
Ora però non basta più rimanere sulla difensiva. Io sono disposto a correre il rischio di avere tutti contro se questo servirà a fare gli interessi dell’Italia e dei cittadini, ma dobbiamo essere uniti e coraggiosi per rialzare la testa e imporre un cambiamento all’intero Paese.
Se mi accorderete di nuovo una fiducia piena sarò il Presidente di un Movimento 5 Stelle orgoglioso della sua diversità e dei suoi valori, in prima linea per l’inclusione e la giustizia sociale.
Sarò il Presidente di un Movimento che tiene salda la sua esperienza e cultura di Governo ma che non dovrà mai perdere la sensibilità e l’attenzione per la voce di chi non viene più ascoltato da nessuno.
Sarò il Presidente di un Movimento che dice no a un aumento massiccio delle spese militari a carico del bilancio dello Stato, soprattutto in un momento del genere, ma che dice sì a un investimento shock sulla transizione energetica verso le rinnovabili, sì a un impegno dello Stato senza precedenti sulla rete di sostegno a imprese e famiglie in crisi, a lavoratori che devono scegliere se pagare la bolletta che raddoppia, fare la spesa o il pieno di carburante.
Sarò il Presidente di un Movimento che lotta per i lavoratori con paghe da fame che ancora aspettano una legge per il salario minimo.
Sarò il Presidente di un Movimento che non fa spallucce di fronte al dilagare di contratti precari di 1 mese – e in alcuni casi anche di 1 solo giorno: perché non è questa l’Italia che vogliamo
Sarò il Presidente di un Movimento che lascia le centrali nucleari e carbone fuori dai nostri programmi di sviluppo.
Sarò il Presidente di un Movimento 5 Stelle preoccupato e indignato di fronte a 1 milione di operazioni rinviate nei nostri ospedali e a 20 milioni di esami diagnostici procrastinati dalle nostre strutture sanitarie a causa del Covid.
All’Italia serve una forza politica che si batta per garantire ai giovani quella protezione sociale che ha consentito ad altre generazioni di costruire una famiglia, comprare una casa, vivere con dignità.
Oggi più che mai all’Italia serve il Movimento 5 Stelle, la forza della sua comunità. Nessuno sarà o resterà indietro: ognuno di noi potrà contare sulla forza di questa comunità e dei suoi valori inossidabili.
È per questo che serve il voto di ognuno di voi. E ogni singolo voto è importante per costruire e realizzare insieme questo progetto. Grazie.