I toni indegni usati in queste settimane contro il Reddito di cittadinanza qualificano chi li usa.
Il MoVimento 5 Stelle sta lavorando per migliorare questa misura che, durante la pandemia, ha garantito stabilità sociale aiutando concretamente 3,7 milioni di cittadini, di cui 1.350.000 bambini e ragazzi e 450mila persone con disabilità. Non accettiamo lezioni da smemorati che ora si ergono a paladini del popolo, al secolo Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
L’ultima volta che il centrodestra è stato al governo, l’Italia ha speso per le politiche attive del lavoro quattro volte in meno rispetto a Germania e Francia.
Senza contare il fatto che i Centri per l’impiego sono stati abbandonati a loro stessi, con soli 8mila addetti contro i 100mila delle agenzie tedesche (di cui 6mila specializzati nei rapporti con le imprese) e i 54mila di quelle francesi.
Con che faccia oggi i sovranisti nostrani attaccano il Reddito, che, fra le altre cose, prevede un Piano straordinario di potenziamento dei CPI con 11.600 nuove assunzioni a tempo indeterminato?
Invece di continuare a perdere tempo con dichiarazioni inutili e offensive, di cui dovrebbero chiedere pubblicamente scusa, Salvini e Meloni alzino il telefono e chiamino i loro presidenti di Regione dicendogli di assumere subito queste persone. Di quelle che al 31 marzo scorso erano ancora ferme a zero, infatti, 8 su dieci sono governate dal centrodestra.
Anche in questo caso, le scuse sarebbero ben accette.