Durante la pandemia, il Reddito di Cittadinanza è stato il vero argine alla crisi sociale del Paese. Non a caso, anche un’autorevole organizzazione internazionale come l’OCSE lo ha promosso rilevando che in Italia “la rete di sicurezza sociale è stata radicalmente migliorata” con il RdC, “che introduce maggiori benefici per le famiglie insieme a condizioni più rigorose”.
I dati resi noti dall’ISTAT la settimana scorsa ci impongono ulteriori sforzi per tutelare i cittadini che versano in condizione di povertà, a iniziare proprio dal rafforzamento del Reddito di Cittadinanza.
Grazie al MoVimento 5 Stelle, con la legge di Bilancio 2021 prima e con il decreto Sostegni poi c’è stato un aumento delle risorse inizialmente stanziate per il RdC, così da dare, unitamente al Rem, un aiuto concreto a milioni di cittadini.
In vista della prossima Manovra, riteniamo necessario un ulteriore finanziamento del Reddito di Cittadinanza in modo da garantire maggiore attenzione alle famiglie numerose. Parafrasando Papa Francesco, questo non è il momento di chiudere i pugni ma di tendere la mano verso i poveri.
Al contempo, continuiamo a lavorare per riformare e potenziare i Centri per l’impiego, assicurando non solo ai percettori del Reddito ma anche a disoccupati e lavoratori in transizione un sistema più efficace ed efficiente di politiche attive del lavoro dopo anni di immobilismo.
L’intenzione del Governo Draghi di portare avanti il nostro piano non può che farci piacere: vuol dire che è la strada giusta da seguire.