È giunto il momento di liberare la Rai dalla politica. Il servizio pubblico da decenni è in balia di comportamenti e abitudini che vanno assolutamente debellati e che ci obbligano a una totale ricostruzione. Questa è una priorità, una questione di libertà, trasparenza e democrazia.
Non saranno le nomine a salvare la Rai dai vizi di quello che è un sistema da azzerare. Bisogna cambiare approccio, cambiare filosofia. Rendere effettivo, concreto il messaggio: i politici che devono restarne fuori.
Noi abbiamo la nostra idea, ed è chiara da anni: ha anche trovato forma in una proposta di legge. Tra le altre cose, il testo prevede l’incompatibilità per i consiglieri con qualsiasi altro incarico pubblico o privato, l’impossibilità di far parte del cda della Rai per chi ha ricoperto incarichi politici e di governo negli anni precedenti; il divieto di rinnovo della carica, una prima selezione con avviso pubblico di Agcom e, tra gli idonei, l’individuazione tramite sorteggio.
È giunto il momento. Liberiamo la Rai dalla politica. Rifondiamo il servizio pubblico.