Il Consiglio Regionale della Toscana ha votato all’unanimità la proposta del Movimento 5 Stelle per istituire le “residenze fittizie” in tutto il territorio nazionale. Questa iniziativa mira a proteggere la sicurezza delle donne vittime di violenza o potenzialmente a rischio e serve ad impedire agli stalker di risalire alla loro reale residenza attraverso l’accesso a documenti relativi ad ambiti assistenziali, fiscali, educativi, elettorali o sanitari. La prima firmataria di questa mozione e la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti. Il testo è stato sottoscritto anche da Pd, Italia Viva, Lega e Fratelli d’Italia.
Nello specifico la Giunta toscana si impegna ad intervenire in Conferenza Stato-Regioni per favorire l’istituzione di una normativa nazionale unica di riferimento, che permetta la creazione di “residenze fittizie” in tutto il territorio italiano. Come già avviene in alcune realtà comunali il sistema delle “residenze fittizie” potrebbe essere gestito attraverso i centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni, che valuteranno l’opportunità e le modalità di tutela per ciascun caso. Questo consentirebbe di garantire una residenza anagrafica sicura per le donne vittime di violenza, fungendo da punto di riferimento per tutte le pratiche burocratiche o amministrative che richiedono un indirizzo.
Grazie all’approvazione di questo atto si è aperta la strada ad un nuovo e valido strumento per difendere tutte le donne vittime di violenza e i loro figli, con un impatto praticamente nullo sui costi. Un risultato molto importante, ma che rappresenta solo l’inizio di un percorso che deve coinvolgere tutte le Regioni e trovare il suo compimento in Parlamento, nel più breve tempo possibile.