Record di poveri assoluti in Italia: il fallimento di Giorgia Meloni è totale

Il fallimento del Governo Meloni sul fronte del contrasto alla povertà è totale. Solo la presidente del Consiglio e la ministra Calderone, che ieri alla Camera ha risposto al nostro Question time benedicendo l’Assegno di inclusione, possono continuare a dire il contrario.

Negli ultimi giorni, sull’esecutivo sono piombati prima il report del Ministero del Lavoro, che ha confermato come il Reddito di cittadinanza abbia permesso a quasi 2 milioni di persone di uscire dalla povertà e smentito le bufale di FdI, Lega e Forza Italia su “divanisti” e “fannulloni”, e poi quello della Caritas. Leggendolo, “Giorgia” scoprirà non solo che nel 2023 in Italia è stato raggiunto il record storico di poveri assoluti – 5,7 milioni di persone – ma anche che è aumentata del 4,4% la quota di popolazione in grave deprivazione materiale e che il 58,5% delle famiglie assistite fa fatica ad acquistare i pannolini, sui quali il suo Governo ha aumentato l’Iva. Sempre per la Caritas, ripartire da zero cancellando tout court il Reddito è stato un errore. Insomma: avevamo ragione noi quando dicevamo che si stava andando nella direzione sbagliata. Questi sono i risultati.

Ma non è finita qui. Stamattina, infatti, il presidente del Comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps, Roberto Ghiselli, in un’audizione parlamentare ha confermato il taglio delle risorse per la lotta alla povertà operato dal Governo, stimando addirittura un -50% rispetto a quelle stanziate per il Reddito. In pratica, in un momento in cui aumentano gli indigenti, Meloni&Co. riducono i fondi per aiutarli. Una follia totale.

Che questo sia un Governo che odia i poveri non lo scopriamo oggi. Anzi, proprio oggi ne abbiamo la conferma con lo sconvolgente emendamento alla legge sui senza fissa dimora presentato dal meloniano Mollicone, che vorrebbe addirittura militarizzare i centri per i poveri. Non sanno più cosa inventarsi per attaccare gli ultimi, gli emarginati.    

Con il folle progetto dell’Autonomia differenziata le cose sono destinate a peggiorare. Per questo, il Movimento 5 Stelle raccoglierà le firme per un referendum abrogativo. Non passeranno!